run for your life-the fray
Correva, lei, correva piu forte che poteva. L´erba morbida d´umiditá le solleticava la pianta del piede mentre lei saettava attraverso il mare verde. Il cuore le batteva, cosi forte che poteva sentirlo rimbombare nelle orecchie. Amava quel suono, simile a quello di un tamburo che prende vita nello stesso istante in cui le bacchette del padrone vengono a contatto con la sua pelle. Lo amava sopratutto perché era la prova piú grossa che lei fosse ancora un essere vivente, che non fosse solo un esistenza vuota di sentimenti. Si fermó e inspiro profondamente l´aria fresca di mattina nuova e di giorno promettente. I suoi polmoni si riempirono di una sensazione di libertá ma anche di coraggio, forza e positivitá. Sensazioni che normalmente non l´accompagnavano durante le giornate. Sorrise, tra se e se; e guardó in altro verso il cielo. Osservó i rami, ornati da foglie dai colori caldi e lucenti e osservó le poche nuvole soffici e polverose che galleggiavano sopra di lei. Puntó il suo sguardo verso il sole che con degna pigrizia emanava raggi fiochi dall´orizonte ; lo osservó illuminare con i suoi raggi la natura circostante e i suoi abitanti, dandoli vita. Dal petto inizio ad espandersi un calore che non proveniva dalla corsa, un calore molto piu intenso, come un fuoco innoquo. Sorrise di nuovo, questa volta rivolta verso il sole e dalle sue labbra uscí un sussurro. "grazie"